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Luciano Patetta
La morte del Cellini
Più di una volta il Cellini ricordava il breve periodo, felice, in Francia presso il re Francesco I a Fontainebleau: “La sua accoglienza mi aveva ripagato delle delusioni e dei torti... sì proprio torti subiti a Roma, dove avevo difeso papa Clemente VII nei giorni del Sacco commesso dai Lanzichenecchi. Io dagli spalti di Castel Sant’Angelo, a colpi di archibugio e di bombarda avevo ucciso... forse... (eravamo in quattro o cinque a sparare) Carlo di Borbone, il comandante dei nemici, e a ferire il principe d’Orange. Gloria e riconoscenza?”.
Luciano Patetta
Che cos’è l’architettura?
“L’architettura è espressione di un tempo, in quanto essa riproduce l’essere fisico dell’uomo, la sua maniera di comportarsi e di muoversi, il suo comportamento…; in una parola, in quanto essa rivela nei rapporti monumentali del corpo il senso vitale di un’epoca”. Pagg.36
Antonio Saliola
Le favole di Antonio Saliola
"Ma si può e si deve dire, anzitutto, che Saliola può farsi addirittura storico, più che cronista d’infanzia perché si è laboriosamente dotato di uno stile definito proprio a partire da quella esigenza raffigurativa” (A.Faeti). Pagg.28
Nicolaus Sombart
La Germania segreta di Bruno Goetz. Ascona-Monte Verità-Berlino.
Traduzione e nota di Gabriele Guerra
E come arrivò Bruno Goetz a casa nostra? Relativamente tardi, negli anni Trenta, penso come amico di Grigol Robakidse. Portava i capelli lunghi sulle spalle, cosa allora piuttosto inusuale, come il vecchio Mommsen, e una cravatta Lavaillière. Con lui conobbi – senza avvedermene – uno degli ultimi rappresentanti di quella bohème che impazzava a Vienna, a Berlino o nel quartiere monacense di Schwabing dalla fine del secolo precedente...