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Alberto Savinio
Il sorbetto di Leopardi
12,50€
Postfazione di Massimo Gatta.
Chi di noi non ha pianto sulle miserie fisiche di Giacomo Leopardi? Tanto più profondamente però ferisce la nostra poetica compassione la notizia che parte di quelle miserie era dovuta alla irrefrenabile ingordigia del «contino». Leopardi era grande amatore di gelati, sorbetti, mantecati, spumoni, cassate e cremolati, il che, di per se stesso è segno alquanto brutto. Il gelato piace ai ragazzi, alle donne e agli uomini privi di occupazioni mentali. Non si concepisce uomo grave e di pensiero seduto davanti a un cremolato di visciole, col cucchiaio a spatola in mano e la bocca arrotondata a ventosa, che è la posizione caratteristica del mangiatore di gelati.