Saggistica
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Hector Berlioz
Monsieur Sax e i suoi strumenti musicali
Il Saxofono, così chiamato da nome dell'inventore, è uno strumento d'ottone abbastanza simile all'oficleide per la sua fotma, e armato di diciannove chiavi. A differenza degli altri strumenti d'ottone, non si suona con un'imboccatura ma con un becco simile a quello del clarinetto basso. Il Saxofono sarà quindi il capostipite di una nuova famiglia, quella degli strumenti d'ottone ad ancia. I compositori dovranno molto a Monsieur Sax, quando i suoi nuovi strimenti saranno divenuti di uso comune. Che egli perseveri; gl'incoraggiamenti degli amici dell'arte non gli mancheranno.
Silvia Gajani
Le piace Gide?
Una lettura di Gide come rivisitazione di quell’immaginario sul femminile che si è sedimentato nel tempo, attraverso la testimonianza indiretta e silenziosa – come una fotografia al negativo – della figura della moglie dello scrittore: Marceline. Un’indagine quasi psicanalitica applicata ad alcuni testi tra i più belli e dolorosamente sinceri della letteratura del Novecento. Pagg. 28
Giorgio Gattei
Pasolini,ultima vittima di Salò
“E così quel finale già girato di Salò, invece di tornare alla luce nelle mani del suo regista, è sprofondato nelle tenebre perchè ragione incidentale di uno omicidio”.Pagg.32.
Marco Guidi
Caro agli Dei
Giuliano era ad Atene da circa tre mesi, quando, improvviso, arrivò l’ordine imperiale di raggiungere Milano. Possiamo immaginare con quanto tremore egli si mise in viaggio. Sapeva di non essere amato da Costanzo, cui forse ricordava i suoi crimini, di avere potentissimi nemici tra i cortigiani più importanti dell’impero. Pagg.36.
Cesare de Seta
Napoletanità
“Noi che siamo nati dopo la guerra non abbiamo per Napoli nessuna inclinazione particolare. La viviamo come residenti che la conoscono a fondo, ma la sua sirena non ci addormenta né il suo canto ci toglie la pace”.Pagg 32
Pier Paolo Pasolini
Abiura dalla Trilogia della vita
Nella forma rigorosa di polemista che gli era congeniale al massimo grado, Pasolini è sempre riuscito a riassumere i caratteri culturali e sociali della sua epoca. In questi brevi saggi, che furono pubblicati nel ’75 dalla casa editrice bolognese Cappelli ed ebbero una ridotta diffusione, l’Autore non solo spiega le ragioni artistiche della sua rinuncia ai modelli culturali e filologici che avevano ispirato tre sue opere filmiche: Il Decameròn (1971), i Racconti di Canterbury (1972) e Il Fiore delle mille e una notte (1974), ma – nel farlo – traccia un quadro incredibilmente attuale dell’uso improprio della pornografia in tutti gli ambiti e, in particolare, in quello cinematografico.
Si è alla vigilia di importanti elezioni politiche che porteranno alla vittoria delle sinistre, ma Pasolini con lucida preveggenza, non lascia spazio ad alcuna illusione di progresso e, in poche parole, rende evidente la situazione di una società che non contiene in sé alcuna vera ispirazione democratica.
Silvia Gajani
Ritratto di Salomè
Non mi spiegavo per quale ragione il pittore Michele Gordigiani avesse deciso di vestire coi panni di Salomè la protagonista femminile di un suo ritratto di famiglia. Pagg.32
Adelino Zanini
La “cura di sé”
Insomma, pare quasi che la chiusura della falla nell’etico apertasi con il “momento cartesiano” finisca con il determinare ed esiga una falla nel politico. Pagg.28