Filosofia
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Silvia Gajani
Edith Stein L’apprendimento di sé
“Un amico viene da me e mi dice di avere perduto un fratello ed io mi rendo conto del suo dolore. Che cos’è questo rendersi conto?... forse giungo a saperlo attraverso la percezione del suo volto pallido e sofferente, della sua voce sommessa e quasi afona, forse attraverso le parole con cui egli si esprime... Quel che vorrei sapere è che cosa sia di per sé tale rendersi conto e non attraverso quali vie sia possibile giungere ad esso”.
Martin Heidegger
Costruire pensare abitare
Nelle pagine seguenti faremo delle considerazioni riguardanti l’abitare e il costruire. Tali considerazioni sul costruire non mirano alla ricerca di progetti edilizi ovvero alla regolamentazione del costruire. Questo tentativo di riflessione non vuol considerare il costruire come un’arte o come una tecnica della costruzione, bensì segue il costruire a ritroso fin in quell’ambito a cui appartiene ogni cosa che è.
Nicolaus Eckermann
la profezia di Nietzsche
Il filosofo si trova oggi nella sua formazione minacciato da pericoli di tante specie, da potersi dubitare che possa giungere mai a maturità. Oggi le scienze abbracciano un campo così vasto, ciascuna innalza a vertiginosa altezza la sua torre, aumentando la probabilità che il filosofo, fin dagli inizi dei suoi studi, si senta stanco e voglia tenersi attaccato a qualche cosa e si “specializzi”. Egli non salirà più alle vette a cui mirava, a quelle da cui lo sguardo può spaziare in alto, in basso e lontano. F. Nietzsche
Gianni Scalia
Heidegger Marx Heidegger
Ma ciò che si impone come compito del pensare alla fine della metafisica, dice Heidegger, è quello di pensare l’essere come essere, l’essere come tale, non l’essere come qualcosa. L’ultimo pensiero della metafisica occidentale è stato di pensare l’essere come “valore”, cioè come ciò che è ‘disponibile’. C’è una frase di Marx: “Il lavoro non ha valore”.
Il lavoro non ha valore, che sarebbe come dire che l’essere non ha valore. Bisogna fare un altro passo e dire: caro Marx, è vero, non ha valore il lavoro, ma il lavoro non ha valore perché non ha valore l’essere. Se tu al posto dell’essere mi dici che l’essere è lavoro, cioè produzione, mi ritorna il valore. E non strapperai più, non dissocerai più l’essere dal valore perché ci hai messo dentro il lavoro.
Del resto non si tratta di essere né fedeli né infedeli. Dice René Char, che è un poeta (quindi dopo un filosofo come Marx e uno strano filosofo-poeta come Heidegger, concludiamo con un poeta come Char): “Nella fedeltà noi impariamo a non essere mai consolati”. Quindi, vogliamo essere fedeli? Impariamo a non essere consolati. Non ci resta che disperare e sperare nella “Gelassenheit” e, a quest’ora ormai tarda, chiedere all’oste un bicchiere di vino.
Paolo Fenoglio
Le due anime del Novecento
Modelli contrapposti nel pensiero filosofico del secolo scorso
Von Hayek sostiene che la fioritura spontanea dei bisogni e del mercato (cioè della legge della domanda e dell’offerta su cui è nata l’economia dell’uomo prima ancora della moneta) costituisce un ordine biologico spontaneo in grado di garantire all’uomo la libertà, mentre gli ordini di carattere intenzionale, di ascendenza umanistica (quale è stato il comunismo e – secondo von Hayek – tutte le grandi tradizioni filosofiche dell’Occidente), nell’ansia di cogliere un fine ultimo e totale del senso della vita dell’uomo, della storia e della società, imprigionano l’uomo in una sorta di gabbia che ne limita le libertà e la felicità.
Silvia Gajani
Non fare quella faccia!
Ricordo di Edith Stein filosofa, allieva di Husserl e studiosa dell’empatia, alla luce delle nuove scoperte neurologiche nell’ambito della percezione. Breve carrellata filosofica sulla consapevolezza dei grandi pensatori, a cominciare da Platone, di una conoscenza prelinguistica indispensabile e, oggi, poco valorizzata. Nonostante l’attualissima scoperta dei così detti “neuroni specchio”. Pagg. 40
Marco Guidi
Il Qi Gong è la cosa principale
Vede, scopo dei buddisti è divenire Buddha, cioè estinguersi, dei musulmani vedere Allah, dei cristiani vedere Gesù. Noi taoisti vogliamo semplicemente vivere e bene il più a lungo possibile, divenire quello che in termine tecnico si chiama immortale. Pagg.28