Catalogo
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Roberto G. Salvadori
La Biblioteca universale
Ogni libro stampato sembrava generarne altri due nel giro di poco tempo. E, in particolare, si aveva l’impressione che andassero aumentando i libri che parlano di libri, di quelli già scritti e stampati, certo, ma anche di quelli che si stavano scrivendo o che non erano scritti affatto. Pagg. 32
Mario Ricci
Herr Teichfuss
Ludwig Teichfuss, nato a Lucerna nel 1884 e morto a Pavullo nel 1966, era un costruttore di aerei per il volo a vela. Sportivo appassionato di ciclismo agonistico, nei primi anni del Novecento passò al volo e nella Prima guerra mondiale fu tecnico di aviazione nell’esercito germanico. Negli anni Trenta lo troviamo a Pavullo con il compito di addestrare al volo gli allievi ufficiali dell’Accademia di Livorno. Pagg. 24
Giorgia Mazzotti
Tazio Nuvolari
La vita di un campione come Tazio Nuvolari è fatta di piste e riflettori, motori e pubblico, meccanica e abilità ai limiti dell’impossibile. Ma dopo ogni vittoria c’è sempre il ritorno a casa, alla vita normale tra gli affetti domestici. Così le abitazioni che ospitano il grande pilota – dalla nascita alla morte – risultano l’altro modo per leggere l’esistenza di uno dei personaggi leggendari dello sport del Novecento. Pagg. 40
Paolo Pasetti
Una vita da mediana
Quasi tre secoli fa debuttava sulla scena del mondo – scientifico ma non solo – una delle più celebrate superstar del pensiero occidentale: la curva di Gauss, poi ribattezzata Curva Normale. Dapprima semplice rappresentante di quella matematica ” da bettola ” amata dai giocatori d’azzardo, poi modello interpretativo universale di qualsiasi realtà collettiva; croce e delizia della nuova scienza statistica, ben presto idolatrata da chi ne aveva scoperto e ammirato la bellezza, ma anche sbandierata in malafede a odiosa giustificazione dei peggiori pregiudizi.
La Curva Normale è stata soprattutto un modello ” cognitivo ” quasi inconscio, inconsapevolmente presente nel nostro modo di ragionare. Dai suoi inizi nella sfera fredda e remota delle misurazioni astronomiche alle sue improvvide ” applicazioni ” in campo politico-elettorale, ecco le rocambolesche avventure di una delle più bizzarre protagoniste della cultura moderna. Pagg. 32
Mario Soldati
Il profumo del sigaro Toscano
Il toscano è un bene che godiamo perché ci piace all’odore e al gusto, entrandone in contatto anche prima di accenderlo. Non esiste, tra noi e il toscano, un’idea che si frappone: nessuna attesa di qualcosa che non conosciamo. Pagg.28
Fabio Mauri
Sulle ginocchia di Pirandello
Pirandello, seduto tra le sue mani abbandonate, mi fissò a lungo. uno sguardo fermo, mirato, senza pietà. Profondamente avverso. Come uno che si trovi non di fronte a un bambino illuso ma certo felice, bensì di fronte a un uovo o a un cucciolo si serpe. Lo sguardo di Pirandello mi ha ferito tutta la vita. e l’ho rivisto molte altre volte in altri occhi. Pagg.36
Luisa Garofani
Se si può stare peggio di così
Alta, un volto anni ’60, un grande seno sottolineato da una scollatura rotonda, una bocca naturalmente esuberante, riccioli castani, scarpe con tacco alto, abito stretto e corto, trucco importante a sottolineare due occhi che si farebbero notare comunque; timida quasi impacciata nel portare a spasso un corpo così impegnativo e vivo. Pagg.28
Gilberto Canu
Il ragazzo Enrico
Si combatteva dall’altra parte, qualcuno si era ribellato a quel massacro. Si udivano spari e colpi di mortaio. Rompevano il vento, arrivava in faccia a onde scomposte, spinto dall’urto delle esplosioni. Piccole imbarcazioni prendevano il mare, portavano aiuto ai rivoltosi, l’inerzia di un popolo si faceva forza intrepida, forse primo atto di resistenza all’occupante tedesco. “Vado dall’altra parte” disse Enrico con voce tremula. Pagg.36.