Catalogo
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Pier Paolo Pasolini
Abiura dalla Trilogia della vita
Nella forma rigorosa di polemista che gli era congeniale al massimo grado, Pasolini è sempre riuscito a riassumere i caratteri culturali e sociali della sua epoca. In questi brevi saggi, che furono pubblicati nel ’75 dalla casa editrice bolognese Cappelli ed ebbero una ridotta diffusione, l’Autore non solo spiega le ragioni artistiche della sua rinuncia ai modelli culturali e filologici che avevano ispirato tre sue opere filmiche: Il Decameròn (1971), i Racconti di Canterbury (1972) e Il Fiore delle mille e una notte (1974), ma – nel farlo – traccia un quadro incredibilmente attuale dell’uso improprio della pornografia in tutti gli ambiti e, in particolare, in quello cinematografico.
Si è alla vigilia di importanti elezioni politiche che porteranno alla vittoria delle sinistre, ma Pasolini con lucida preveggenza, non lascia spazio ad alcuna illusione di progresso e, in poche parole, rende evidente la situazione di una società che non contiene in sé alcuna vera ispirazione democratica.
Silvia Gajani
Ritratto di Salomè
Non mi spiegavo per quale ragione il pittore Michele Gordigiani avesse deciso di vestire coi panni di Salomè la protagonista femminile di un suo ritratto di famiglia. Pagg.32
Adelino Zanini
La “cura di sé”
Insomma, pare quasi che la chiusura della falla nell’etico apertasi con il “momento cartesiano” finisca con il determinare ed esiga una falla nel politico. Pagg.28
Gianni Scalia
Pasolini mon ami assassiné
. Pagg.24
Silvia Gajani
Caro Professore
Colpa non rimediabile di questo tempo incosciente è difatti anche quella di toglierci l’ultima dignità: si invecchia nell’inconfessabile desiderio di una standing ovation. Pagg.28
Pier Paolo Pasolini
Fuoco lento
S’intende che queste recensioni non vorranno persuadere criticamente, ma avranno puramente un affettuoso valore di promemoria. Pagg.32
Paul Valéry
Autobiografia
Sono nato a Cette – il 30 ottobre 1871. Mio padre, originario di Bastia, vi si trovava come funzionario delle Dogane. Pagg.32
Pier Paolo Pasolini
Ragionamento sul dolore civile
La nostra ricerca non ci si ripropone in un senso di avventura, di epopea o di retorico progresso, che risuona amaramente al nostro orecchio, ma ridotta al solo pensiero, ci si presenta piuttosto come memoria che s’infutura nel dolore. Pagg.32