Catalogo
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Hector Berlioz
Monsieur Sax e i suoi strumenti musicali
Il Saxofono, così chiamato da nome dell'inventore, è uno strumento d'ottone abbastanza simile all'oficleide per la sua fotma, e armato di diciannove chiavi. A differenza degli altri strumenti d'ottone, non si suona con un'imboccatura ma con un becco simile a quello del clarinetto basso. Il Saxofono sarà quindi il capostipite di una nuova famiglia, quella degli strumenti d'ottone ad ancia. I compositori dovranno molto a Monsieur Sax, quando i suoi nuovi strimenti saranno divenuti di uso comune. Che egli perseveri; gl'incoraggiamenti degli amici dell'arte non gli mancheranno.
Carlo Flamigni
Scuola di streghe
Sedute sui banchi ci sono una ventina di ragazzine, tra i dodici e tredici anni di età. vestite di semplicissimi abiti di lana di colore grigio, lo stesso colore della cuffia che portano in testa, hanno calze di lana, portano zoccoli di legno e sono in gran parte raffreddate.
Marco Dezzi Bardeschi
Restauro poco rimane da dire?
Quanto a noi, architetti irriducibili fantastici e inguaribili visionari, continuiamo pure felicemente a celebrare, malgrado tutto, sempre nuove immaginifiche storie di Progetto, per la felicità dei grandi e dei bambini di oggi e di quelli che verranno. Pagg.32
Carlo Santachiara
Angeli di Santachiara
La doppia visione dell’uomo e dell’angelo ha una lunga tradizione nella poesia russa. Secondo Puškin la donna amata rappresenta l’angelo sulla terra e l’attributo “angelico” è assegnato al piacere dell’amore terreno. Così la scultura di Santachiara è il riflesso di questa doppia natura angelica e demoniaca insieme; antiretorica tanto da sembrare scandalosa e beffarda in taluni casi, a celebrare la morte.
Silvia Gajani
Le piace Gide?
Una lettura di Gide come rivisitazione di quell’immaginario sul femminile che si è sedimentato nel tempo, attraverso la testimonianza indiretta e silenziosa – come una fotografia al negativo – della figura della moglie dello scrittore: Marceline. Un’indagine quasi psicanalitica applicata ad alcuni testi tra i più belli e dolorosamente sinceri della letteratura del Novecento. Pagg. 28
Giorgio Gattei
Pasolini,ultima vittima di Salò
“E così quel finale già girato di Salò, invece di tornare alla luce nelle mani del suo regista, è sprofondato nelle tenebre perchè ragione incidentale di uno omicidio”.Pagg.32.
Marco Guidi
Caro agli Dei
Giuliano era ad Atene da circa tre mesi, quando, improvviso, arrivò l’ordine imperiale di raggiungere Milano. Possiamo immaginare con quanto tremore egli si mise in viaggio. Sapeva di non essere amato da Costanzo, cui forse ricordava i suoi crimini, di avere potentissimi nemici tra i cortigiani più importanti dell’impero. Pagg.36.
Cesare de Seta
Napoletanità
“Noi che siamo nati dopo la guerra non abbiamo per Napoli nessuna inclinazione particolare. La viviamo come residenti che la conoscono a fondo, ma la sua sirena non ci addormenta né il suo canto ci toglie la pace”.Pagg 32