Fabio Calvi
Alla ricerca del Tolstoj perduto
9,50€
Provo a descrivere la scena… L’altra sera in un teatro di provincia, sperso in una desolazione intristita. Possiamo essere qui o altrove, insomma ovunque, la magia del palcoscenico non conosce confini. Magari in quella che una volta era la Grande Madre Russa e che oggi ci appare come un gigante ferito, sospettoso, indecifrabile ai nostri occhi di non slavi.
Ieri sera hanno fatto bagordi, odori stagnanti, rigagnoli di vomito, qualche mosca ronza sugli avanzi di cibo. Una coppia di anziani custodi con movenze lente e meccaniche ramazza per terra e prega biascicando sottovoce. Alcune rapide folate di vento ci portano il sapore della steppa russa, un sibilare freddo, sommesso. Ecco sarà lo stesso identico vento che alla fine della rappresentazione porterà via tutte le parole che sono state dette. Da qualche parte arriva una voce, forse dal deserto delle anime…